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I membri del gruppo possono aggiungere opere vecchie o recenti di qualunque artista (anche giovanissimi artisti).
La mia lettera del 16-09-2013 al quotidiano locale Gazzetta Di Parma... Pubblicato qualche giorno dopo...
Ecco il testo:
Leggevo qualche settimana fa che non si sapeva ancora come utilizzare gli spazi del nuovo ponte costruito sul fiume in prossimità del palazzo Efsa.Vista la forma un po’ particolare, non sarebbe possibile utilizzarlo come Museo Civico dell’Arte Moderna e Contemporanea?
Considerando le condizioni delle casse comunali, si potrebbe adottare una formula che non preveda acquisti di opere ma che coinvolga direttamente i collezionisti privati che penso sarebbero felici di dare in prestito per alcuni mesi opere di artisti nazionali ed internazionali in loro possesso e in cambio vederle pubblicate su un catalogo.
Anche a loro dovrebbe essere richiesto di pagare il biglietto di ingresso per sostenere le spese di gestione e per la sicurezza ma nessun costo per la pubblicazione sul catalogo (pubblicato con le entrate di inserzionisti privati e pubblici che potranno comparire a piene pagine sullo stesso). Si potrebbe fare un test partendo da una raccolta fra i collezionisti di Parma e provincia; nel caso funzionasse bene, la seconda tornata fra i collezionisti dell’Emilia Romagna, la terza del Nord Italia e cosi’ via… Oltre alle opere di artisti nazionali ed internazionali, si potrebbe riservare una parte di percorso ad artisti Parmigiani conosciuti solo a livello locale, e poi pittori come me conosciuti qua e là che veniamo invitati a partecipare a mostre e concorsi in diverse regioni dalla Sicilia alla Lombardia ma che saremmo molto felici di partecipare a mostre a “chilometro zero” nella nostra città.Potremmo anche noi dare in prestito di volta in volta opere differenti.Altro punto forse ancora più importante, una parte del percorso dovrebbe essere riservata a giovani artisti di Parma che potrebbero così essere notati da visitatori e da addetti al settore.In questi tempi di crisi e declino (che vi ricordo continua dal 2008) temo ci saranno sempre meno possibilità di esporre opere per la maggior parte di loro e dovranno uscire dalle scuole o dalle accademie senza speranze di poter trasformare in mostre le loro idee, i loro concetti, le loro fantasie, le loro speranze, i loro sentimenti nei confronti del mondo che li circonda. Penso che nomi di importanti artisti con opere non abitualmente esposte al pubblico, potrebbero incuriosire ed attirare in città appassionati d’arte nazionali ed internazionali oltre ai tanti parenti ed amici degli artisti parmigiani esposti (e penso sarebbe il primo comune Italiano a presentare una formula così innovativa).L’arte come forma espressiva ci ha lasciato testimonianze dei secoli passati e non si è mai fermata nemmeno nei tempi bui o nei periodi di guerra, speriamo