SANTUARIO SAN CIRIACO IN TORRE LE NOCELLE (AV)

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San Ciriaco di Roma, patrono di Torre le Nocelle (AV) si ricorda, con intensa devozione, il 16 Marzo ( data del suo Martirio) e l'8 Agosto ( data della sua sepoltura).






Da non confondere con gli omonimi ( ed altrettanto venerabili) santi San Ciriaco di Gerusalemme, patrono di Ancona, festeggiato il 4 maggio dalla Chiesa cattolica e il 14 aprile dalla Chiesa ortodossa. San Ciriaco Abate, patrono di Buonvicino (CS), festeggiato i giorni 17,18,19 settembre. San Ciriaco, martire con i compagni Zoe, Espero e Teodulo, ad Attalia, commemorati il 2 maggio e,inoltre, San Ciriaco eremita in Palestina, commemorato il 29 novembre. Beato Ciriaco Elia Chavara, commemorato il 3 gennaio.










ll culto del nostro santo è antichissimo. " Le prime notizie ci vengono da Anastasio bibliotecario che tra le vite dei Pontefici romani così scrive di Onorio I (625/638) : “Costruì anche una Chiesa al Beato Ciriaco dal suolo, sulla via Ostiense, al 7° miglio, dove offrì anche un dono”.

Quindi nelle azioni di Leone III parimenti enumera i doni di Benedetto III, che questi Pontefici offrirono nella medesima Chiesa. Dalla via Ostiense al 7° miglio dalla città sicuramente concludiamo che questi (doni) spettano al nostro S. Ciriaco e agli odierni Martiri.

Paolo Aringo, nel terzo libro di Roma sotterranea al cap. 5° di quella Chiesa riferisce le seguenti cose: “Anche questa Chiesa, dice, insieme con il cimitero, con rito solenne fu dedicata a Dio in onore di quel Beatissimo Martire Ciriaco, che insieme con Largo, Smaragdo ed altri venti sotto Massimiano, avendo offerto il capo per la confessione della fede, fu coronato con il martirio: e di questi si deve raccogliere pertanto la memoria del martirologio Romano, e viene celebrato con rinnovato inno di lodi; il giorno natale diciassette giorni prima delle calende di aprile (16 marzo) e la traslazione sei giorni prima delle idi di agosto (8 agosto) ; quando il Papa Marcello dalla via Salaria trasferì, i loro corpi nel tempio della matrona Lucina, sulla via Ostiense, al 7° miglio da Roma, come attestano gli atti degli stessi